Il mercato del tetto nelle giungle urbane
 







di Davide Turrini




La casa, oggi: ossessione, desiderio, miraggio, infine salasso. Mono-bilocale, tinelli, bagni con doccia, angoli cottura, metri quadri, garage, spese condominiali: al 27esimo Torino Film Festival entra in scena il tema della casa. Complice la sezione Italiana.doc vediamo in successione Magari le cose cambiano di Andrea Segre e Housing di Federica Di Giacomo. Punto di partenza, mutuato dal documentario Come mio padre di Stefano Mordini, visto i primi giorni del TFF: negli anni ’60-‘70 in quattro/cinque anni i nostri padri si compravano la casa, oggi si fanno mutui di venti, venticinque, trent’anni. Il concetto di abitare costruito sul debito.
Segre e Di Giacomo, di fronte a un’urbanizzazione divenuta moloch ingovernabile e delirio speculativo, documentano l’identità delle periferie costruite sulla deregulation del mattone. Magari le cose cambiano è interamente girato a ventidue chilometri dal centro di Roma, nel quartiere di Porta di Nona,ulteriore aggiornamento del concetto di non-luogo teorizzato da Marc Augé. Enormi casermoni, cemento a vista, lunghi e anonimi viali asfaltati, strade che finiscono perfino nel vuoto, Ponte di Nona, tra via Prenestina e Collatina, è nata dal nulla di terreni agricoli sul finire degli anni ’90. Subito filari di case popolari per circa ventimila abitanti poi l’arrembaggio dei "palazzinari", tra cui i Caltagirone a cui è stata dedicata perfino una strada (Via Francesco Caltagirone), e l’inaugurazione di RomaEst, uno dei più grandi centri commerciali d’Europa, unico punto di "socialità" del quartiere. Peccato che a Roma dal 1995 la popolazione non cresca e la domanda di mercato sia stata gonfiata a livelli paradossali. Senza dimenticare che in un angolo del quartiere le case confinano con l’immancabile campo nomadi, ennesima bomba ad orologeria pronta a scoppiare in una demagogica guerra tra indigenti.
Segre si affida alle voci testimoniali della cinquantenne Neda, combattiva "romanade roma" con una gioventù passata nel centro della capitale, e la diciottenne Sara, studentessa metà pugliese metà egiziana nata lì. Le due donne dimostrano che la coscienza politica, e una riflessione non corrucciata del proprio ruolo sociale, possono benissimo svilupparsi e diventare arma di lotta anche tra l’anomia di Ponte di Nona. Sara, che tra un disegno manga e l’altro discetta di capitalismo e delle storture dell’ennesima "fregatura" di classe, è segno di benefica fiducia nella riflessione sul cupo futuro che sembra sempre aspettarci dietro l’angolo. «Ho cercato di creare un racconto per non tacere il mio disagio e la mia rabbia di fronte alle persone meravigliose che abitano in difficili terre di periferia», racconta Segre, «ero curioso di vedere, di cercare nella realtà i segni di ferite e ingiustizie, ma anche sguardi di speranza e dignità».
In Housing , invece, il problema casa è declinato in una bizzarra accezione. A Bari, da oltre vent’anni, non si assegnano più casepopolari e sono migliaia le famiglie in graduatoria. Capita così che molte persone occupino le case lasciate vuote anche solo per pochi giorni dai legittimi inquilini (contando sull’indulgenza delle autorità di fronte a famiglie bisognose) o che, ancor peggio, loschi figuri offrano poche migliaia di euro agli impauriti affittuari per diventare illegittimi co-proprietari. Di Giacomo pedina due donne e due uomini che vivono nelle case Iacp e che inventano le più strampalate strategie per non risultare soli in casa: dalla signora che costruisce un fantoccio e lo esibisce a sedere in terrazzo, fino al vedovo attempato che cerca una fidanzata, passando dalla signora disabile che implora il sindaco Emiliano (davvero inquietante e sibillina la sua presenza in video). Housing diventa così una sorta di tragicommedia all’italiana con un occhio fin troppo benevolo sui suoi protagonisti. «Ho voluto prendere le distanze dalla denuncia sociale esplicita», afferma Di Giacomo, «soffermandomi sullepiccole rivelazioni di una vulnerabilità umana in cui ognuno può riconoscersi».









   
 



 
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