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CHE GUEVARA
IL PENSIERO POETICO |
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Non concepiamo il perfezionamento sociale come un prodotto dell’uniformità di tutti gli individui, bensì come la combinazione armonica di originalità incessantemente moltiplicate. Se osserviamo qualunque società umana, il valore dei suoi componenti è sempre relativo all’insieme: l’uomo è un valore sociale.
... La vita vale per l’uso che facciamo di lei, per le opere che realizziamo. Non ha vissuto di più chi conta più anni, bensì colui che ha sentito meglio un ideale. I capelli bianchi denunciano la vecchiaia, ma non dicono quanta gioventù l’ha preceduta. La misura sociale dell’uomo sta nella durata delle sue opere; l’immortalità è il privilegio di chi le fa sopravvivere ai secoli, e per esse si misura.
Il potere che si maneggia, i favori che si mendicano, il denaro che s’impasta, la dignità che si ottiene, hanno un certo valore effimero che puòsoddisfare gli appetiti di chi non possiede in sé stesso, nelle sue virtù intrinseche, la forza morale che abbellisce e qualifica la vita; l’affermazione della propria personalità e la quantità di integrità messa al servizio della dignità del nostro io. Vivere è imparare, per ignorare meno; è amare per vincolarci ad una parte più vasta dell’umanità; è ammirare per condividere la magnificenza della natura e degli uomini; è un sforzo per migliorarsi, un incessante affanno di elevazione verso ideali definiti.
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