Roberto in mostra a Bologna
 











Roberto Benigni

Sorrisi e commozione. Pensieri dolci e graffi intrisi d’ironia. Cuore aperto e l’immancabile voglia di sberleffo. Va in scena, a Bologna, il Benigni-show. Elegante e disteso nel suo completo grigio e camicia bianca, il ’toscanaccio’ presenta da par suo la mostra ’Bob e Nico’, racconto dell’avventura umana e artistica di una coppia molto speciale - quella composta con la moglie, Nicoletta Braschi - che si trasforma, inevitabilmente, in specchio per gli ultimi trent’anni del Paese e la sua anima.
Sotto le volte di Palazzo Pepoli, epicentro fino al 6 agosto della ’Benigni-mania’, l’attore e regista ha introdotto, insieme alla Braschi, la rassegna ideata da Giuseppe Bertolucci e allestita dallo scenografo Giancarlo Basili per conto della Cineteca di Bologna.
"Mi sento come Gasparri in Senato, fuori luogo", ha esordito fulmineo Benigni. Commosso, a suo dire, per essersi "ritrovato qui, glorificato mentre sono ancora in vita". Una sorta di’beatificazione’ tanto che "mi chiedo dov’é Caffarra - ha sorriso - dov’é il nostro amatissimo arcivescovo che vorrei ballare il valzer con lui in Piazza Maggiore, davanti a San Petronio?".
Simbolo e cuore di una città, "generosa" e ricca di "cultura", attesa dalla prossima tornata elettorale amministrativa, sui cui risvolti, l’attore toscano, non manca di spargere divertita ironia. "Questa città ha dato i più grandi sindaci di tutti i tempi: da Dozza, ma anche Dossetti, persone straordinarie, da Zangheri a Imbeni.
La rassegna, ha aggiunto, "l’abbiamo fatta anche per questo, per riempire i pomeriggi alle persone: prendiamo l’occasione, finché c’é questo Governo, per avere piena questa mostra".
La mostra si snoda lungo 18 sale partendo dalle origini dei due protagonisti, per toccare gli esordi del comico toscano segnati dal ’Cioni Mario’ e da ’Berlinguer ti voglio bene’, senza dimenticare i primi passi in televisione; i costumi, le foto e gli oggetti di scena; i modi di rideree la tragedia dell’Olocausto, rievocata con la proiezione di squarci de ’La vita e’ bellà sul soffitto di una sala dominata dalla ricostruzione, in legno, di una camerata di un lager. L’esperienza di ’Bob e Nico’ prevede anche la piece ’Tradimenti’ di Harold Pinter, protagonista Nicoletta Braschi; retrospettive dedicate ai film di ’Bob e Nico’ e il 20 giugno, in Piazza Maggiore una ’Lectura Dantis’ che, chiosa Benigni, si trasformerà in una ’Lectura del momentis’, una lezione sul presente e una dimostrazione d’amore per Bologna "che amo particolarmente, quasi eroticamente".









   
 



 
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