’’Open Heart’’, l’Italia della solidarietà in corsa per gli Oscar
Oltre a Dario Marianelli, candidato italiano per la colonna sonora di Anna Karenina, alla cerimonia degli Oscar che si terrà il 24 febbraio prossimo, a Los Angeles, ci sarà un altro pezzetto - piccolo, ma importante - del nostro Paese: i volontari e i medici di Emergency, protagonisti del minifilm Open Heart. Candidato alla statuetta dorata nella categoria miglior corto documentario. Diretta da Kief Davidson, la pellicola narra la storia di di otto bambini ruandesi che lasciano le loro famiglie per andare in Sudan e sottoporsi a un delicato intervento al cuore al Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency, a Khartoum. Le loro valvole cardiache sono state seriamente compromesse dalla malattia reumatica: e così essere operati è davvero l’unica possibilità di salvezza. Un’opera he documenta una delle tante attività sul campo dell’associazione. E che squarcia il velo su uno dei problemi gravi che affligge l’Africa: nel continente cisono infatti circa 18 milioni di persone affette da questa malattia, e che hanno bisogno di essere operate. Il Centro Salam, aperto nel 2007, è l’unica struttura presente sul territorio che offre cure cardiochirurgiche di elevata qualità e gratuite. Come dice Strada, fondatore di Emergency nonché chirurgo del Centro, nel film, "una cosa è avere gli stessi diritti sulla carta. Tutt’altra è analizzare i contenuti di quelli che vengono chiamati diritti. Il mio diritto alla salute come europeo include una Tac e altri diagnosi sofisticate, ma per un africano il diritto a essere curato si ferma a un paio di vaccinazioni e alcuni antibiotici". Coprodotto dall’emittente televisiva franco-tedesca ARTE, Open Heart è già stato presentato al Docuweeks di New York, all’Hamptons International Film Festival e al Documentary Film Festival di Amsterdam. In Italia sarà disponibile per la vendita da lunedì 14 gennaio, in formato digitale o in dvd, attraverso il sito di Emergency. Parte delricavato andrà a favore del Centro Salam.