Amico clandestino
 











Su una problematica attuale quale lo sbarco dei clandestini è incentrato il romanzo “Il barcone della speranza” di Claudio Elliott (Gruppo Editoriale Raffaello), riuscito esempio di narrativa scolastica rivolta a un pubblico di giovanissimi.
I protagonisti sono, non a caso, Silvia, una ragazzina italiana di famiglia benestante, ed Erion, undicenne albanese approdato sul litorale pugliese con altri sventurati alla ricerca di un futuro migliore.
Nonostante le differente condizioni socio-economiche (Silvia, figlia di un attivista di Greenpeace, è in vacanza con i genitori, Erion sta scappando dal losco Sahimi), tra i due giovani si crea una solidarietà  che sfocia presto nell’amicizia: dopo aver accolto Erion a casa sua, la ragazza parte con lui per consegnarlo ai genitori albanesi.
La vicenda è toccante e avvincente al tempo stesso: Elliott è bravo a dilatare la suspense, catturando l’attenzione del lettore che si identifica nei dueprotagonisti, ignari dei pericoli che corrono nel mettere in atto il loro piano di fuga.
I connazionali di Erion vivono, infatti, di espedienti e sfruttano i bambini avviandoli alla delinquenza o vendendoli ai trafficanti di organi.
Nel romanzo è stridente il contrasto che separa la realtà dalla finzione: i carabinieri in cui si imbatte la coppia sono ben più pericolosi di quelli visti in tv perché armati, e l’Italia stessa non è il paese di Bengodi fantasticato da Erion che ha imparato la lingua seguendo i programmi televisivi.
Il realismo domina nella descrizione della drammatica situazione in cui versa l’Albania, reduce dalla dittatura e dal collasso del mercato finanziario. A farne le spese sono le donne e i bambini: ecco un’immigrata perdere il figlio durante la traversata in una scena la cui drammaticità è smorzata dal ritrovamento da parte della polizia di un piccolo abbandonato da una zingara.
Impreziosito da una grafica vivace, il romanzo è accompagnato da noteutili alla comprensione del testo. 
Particolarmente curata è poi l’appendice con cenni storici – aggiornati con dati che giungono fino al 2012 - che ci consentono di comprendere la situazione albanese: la liberazione dell’Albania nel dopoguerra, la presidenza di Berisha, le leggi vigenti nella nostra penisola in materia di immigrazione.
Non manca, infine, una scheda, corredata da interviste a personaggi anche noti, su cinema ed emigrazione e, in un fascicolo allegato, le proposte di lavoro, per una rilettura della storia all’insegna della creatività. Monica Florio

Notizie sul libro
“Il barcone della speranza” di Claudio Elliott, Gruppo Editoriale Raffaello, 2013, Nuova Edizione Aggiornata, Collana di narrativa per ragazzi “Il mulino a vento”, pp. 160, euro 8.30









   
 



 
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